Contattare il luogo di pace che è in te – Respirazione completa

Contattare il luogo di pace che è dentro ognuno di noi sembra una cosa semplice da fare, ma non è affatto così.30

Quando riesci a contattare quel luogo di pace che è in te,  riempi di positività la tua giornata e ritrovi un nuovo equilibrio nella frenesia del tempo che fugge.

Se sai respirare con il diaframma, puoi semplicemente prenderti dei momenti durante la giornata per fare alcune respirazioni complete e questo può aiutarti a sgombrare la mente.
Bastano anche solo 3 respirazioni complete e questo può cambiarti la giornata.
Basta poco,  basta solo volerlo per te stesso:

  • Inspira dal naso, gonfia la pancia e abbassa il diaframma visualizzandolo
  • Espira dalla bocca lasciando andare completamente l’espirazione facendo rientrare la pancia e visualizza il tuo diaframma che salendo rientra al di sotto della gabbia toracica
  • Tu sei presente al tuo corpo e al tuo respiroio cerco la pace

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Generatori di PACE

Come possiamo noi, persone normali,  generare PACE intorno a noi?

Come disse un giorno, in India, un Guru:
«E’ semplice. Basta togliere l’«io» ed il «voglio» e si ottiene la PACE».

La pratica dello Yoga e della Meditazione consente di fare esperienza di quel luogo di calma interiore che è dentro ognuno di noi e che ci consente di sperimentare la VERA PACE, la VERA LUCE, il VERO AMORE.

Questo è il luogo del silenzio oltre il chiacchiericcio della mente, il luogo del vuoto dove è possibile trovare la vera essenza.

io voglio la pace

Noi che viviamo immersi nel caos e nella fretta, dovremmo ripetere a noi stessi ogni giorno: “Io cerco la PACE”.
Nelle piccole semplici azioni quotidiane si può diventare generatori e costruttori di PACE maggiormente consapevoli delle nostre responsabilità: perchè ogni nostra azione conta per noi stessi e per gli altri.

Con perseveranza e l’impegno, è possibile trovare quel luogo ameno dentro di noi. OGNUNO DI NOI PUO’!

«Om shanti shanti shanti»

credit: http://www.yoga.it/articoli/yoga-nella-vita-quotidiana/

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Il potere dell’ottimismo – lavoriamo sul 2° Chakra

OTTIMISMO

Stretto parente della SPERANZA, l’ottimismo è un atteggiamento che consente di non sprofondare nei momenti difficili, reagendo emozionalmente per risolvere la situazione.

La persona di indole ottimista ha una “forma mentis” che tende a vedere nella situazione difficile, una “sfida da superare” anzichè un ostacolo insormontabile.

L’ottimismo realistico, consapevole e coraggioso, aumenta il senso di quella che viene definita “self-efficacy” ovvero la consapevolezza di potercela fare, la fiducia in se stessi: significa sapersi considerare in una luce positiva ma realistica sapendo quali sono le proprie forze e debolezze.

L’ottimismo vince sul pessimismo ma oggi troppo spesso ci sono persone sopraffatte dal dolore, dalla sofferenza sia fisica che emotiva che si adagiano vivendo nel pessimismo.

Questo temperamento però PUO’ ESSERE MODIFICATO dall’esperienza e dalla pratica e si può imparare ad essere ottimisti accettando le sfide che ci si presentano di fronte.

Possiamo modificare le nostre reazioni abituali alle situazioni difficili, possiamo imparare a gestire la nostra ansia e le nostre paure aumentando la nostra consapevolezza interiore.

ESISTONO SEMPRE DIVERSE SCELTE PER REAGIRE AD UN’EMOZIONE

Addestriamo noi stessi all’ottimismo, al cercare soluzioni anzichè soffermarci sui problemi, ad indirizzare le emozioni in senso positivo, a considerare la situazione in modo distaccato senza colorarci delle emozioni, a controllare il respiro per sciogliere l’ansia nel corpo, a sorridere di più!

LE NOSTRE AZIONI SONO IN GRAN PARTE DETERMINATE DALLE NOSTRE EMOZIONI

Se ad ogni emozione corrisponde un mutamento del nostro corpo e del nostro respiro, partendo dal corpo e dal respiro possiamo imparare a gestire le nostre emozioni e ad alleviare le nostre angosce.

Lavorare sull’armonizzazione dei nostri centri energetici e vitali, porta stati di benessere prolungati.
Lo YOGA può venire in aiuto nell’educare all’OTTIMISMO attraverso il PRANAYAMA con il controllo del respiro, forgiando il corpo con la pratica delle ASANAS, lavorando sul PRATYAHARA con il controllo dei sensi, sul DHARANA con la concentrazione fissa in un solo punto, con l’uso di suoni terapeutici delle CAMPANE TIBETANE.

LAVORIAMO SU SWADHISTANA CHAKRA

E’  di notevole importanza equilibrare SWADHISTANA CHAKRA, il II Chakra: rimanda al colore ARANCIO, è posizionato nella regione pubica due dita sotto l’ombelico, è relato all’elemento Acqua e collegato a tutti gli organi che regolano i fluidi corporei.
Concentrarsi su Asanas che agiscono su SWADHISTANA, il 2° CHAKRA centro del piacere, della gioia, della creatività,  dell’accettazione e del lasciare andare, consente di imparare ad affrontare il cambiamento e le nostre paure aumentando la nostra capacità di adattarci a ciò che la vita ci pone di fronte.

EDUCHIAMO NOI STESSI E I NOSTRI FIGLI ALL’OTTIMISMO
L’ottimismo ha un effetto benefico su corpo e mente!

Vieni a provare una lezione di YOGA.
La prima prova è gratuita.

 

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Innamorati del vuoto

Viviamo sommersi da un overload di informazioni e di rumore.
Non ci fermiamo mai!

Così troppo spesso siamo “assenti” rispetto a ciò che facciamo e viviamo  in superficie, incapaci di andare in profondità di ciò che sentiamo.

Siamo in continua attività, sia fisica che mentale, e ci terrorizza l’idea di fermarci e di  “non fare nulla”.  Abbiamo una profonda paura del vuoto che si incontra nel silenzio.
Pochi sanno vivere l’ozio vero, quello che ti consente di ritrovare un relax assoluto in cui riesci a staccare la mente da tutto e da tutti.

innamorati del vuoto vai nel profondo

◊  Dovremmo innamorarci del vuoto, andare nel profondo

◊  Dovremmo saper fermarci davvero

◊  Dovremmo ritrovare nel nostro vuoto e nel nostro non sapere, ciò che ci serve

Imparare ad amare il vuoto può consentirci di trovare molto di più nel profondo, dentro noi stessi.


Nei Corsi di  Yoga a Montorso, sia nella fase iniziale di rilassamento consapevole, che nella fase finale del Pratyahara combinato al Pranayama e alla Meditazione, sperimentiamo  stati di benessere prolungato che consentono al praticante di gestire in modo corretto il proprio respiro, la propria mente e i propri sensi, rafforzando la propria volontà.

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Allenta la resistenza, lascia andare le tensioni

Prenditi cura di te stesso e allenta la resistenza delle tue emozioni per trovare il tuo stato naturale di equilibrio.

lasciare andare

lasciare andare

Ognuno di noi ne è capace: il mezzo per lasciar andare le tensioni e allentare la resistenza è il respiro che allevia l’attrito e allenta le tensioni.

Basterà semplicemente rilassarti LASCIANDO ANDARE LA RESISTENZA.

Lascia che il respiro diventi calmo e rilassato.
Respira, semplicemente.

  • Lo stato naturale in cui vibriamo è uno stato di calma e serenità. Quando  proviamo ansia e tensione è solo perché stiamo opponendo una resistenza al fluire della nostra vibrazione.

  • Basterà usare il respiro in modo consapevole per rilasciare andare quella resistenza e ripristinare il nostro naturale equilibrio.

Tutto ciò che dobbiamo fare è semplicemente rilassarci e respirare.

Respira e percepisci  come è facile lasciar andare.
E’ molto facile lasciare  andare e abbandonarsi.
Respira, semplicemente respira il tuo respiro.
Sentiti calmo e rilassato.
Respira, respira, respira…

 

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Noi sappiamo più dei nostri pensieri

Noi sappiamo molto di piu dei nostri pensieri, questo é certo, ma sono i pensieri a creare la nostra realtà.

Siamo molto di più dei nostri pensieri...

Siamo molto di più dei nostri pensieri…

I pensieri sono potenti strumenti perché sono in grado di modificare il nostro atteggiamento, come noi ci poniamo nei confronti di una particolare situazione e dunque, alla fine, il risultato.

Siamo condizionati dai nostri pensieri.

Per questo è opportuno dirigere la nostra capacità creativa verso pensieri positivi e comunque verso la consapevolezza che il nostro sentire è molto più ampio dei singoli pensieri e che la mente è solo un mezzo.

Prendendone le distanze,  imparando ad osservare senza esserne condizionati, acquisiremo la consapevolezza del nostro reale potenziale.

Assumi una posizione stabile e confortevole. Ascolta il respiro che entra ed esce in modo naturale.

Semplicemente, respira…

Se i pensieri arrivano, lasciali andare come nuvole sospinto dal vento…. le osservi, lasci che se ne vadano e respiri…

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Lo Yoga è uno solo

Lo Yoga non è una ginnastica e non dovrebbe essere dettata da schemi prefissati o indottrinamenti che la renderebbe un’esperienza sterile e limitata per il praticante.

Non esistono in realtà “diversi tipi di Yoga” anche se oggi le proposte del mercato lo differenziano offrendo molti tipi di Yoga.

LO YOGA,  in verità, E’ UNO SOLO.

Quello che può variare è solo l’approccio.

Il lavoro armonico delle posture yogiche, unite all’uso consapevole del respiro, lo rendono una disciplina completa che consente di imparare il rispetto per se stessi e per gli altri.

Con il percorso yogico, ci si educa ad ascoltare i propri bisogni autentici e con una pratica costante si immagazzina maggiore energia vitale (prana) che viene distribuita nel corpo agli organi vitali, al nostro sistema nervoso centrale e al nostro cervello.

L’allievo attento al proprio percorso, si renderà conto molto presto che praticando yoga con lo spirito giusto, senza fanatismo nè indottrinamenti, nella propria vita si innescherà un cambiamento nel vedere, sentire e approcciare le cose.
L’allievo attento e costante, ri-troverà sicuramente dei cambiamenti in positivo nella propria vita.

Il tempo dedicato alla pratica yogica, è un investimento su te stesso per una qualità di vita maggiore.

L’unico modo per credere è sperimentare e fare una prova di yoga a Montorso!

un solo yoga

Ci sono molti modi diversi per raggiungere la cima ed ognuno trova il proprio.
Buon viaggio verso la cima!

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Imparare a praticare l’immobilità

Stare “immobile da desto” immerso nel silenzio, è la condizione ideale per immergersi nell’ascolto di se stessi.

Quando pratichi l’immobilità, ti  aprii all’ascolto di te.

Limmobilità  non è semplice da mantenere:   la mente si ribella  e dà dei segnali al corpo per fermare questa condizione che induce all’introspezione, alla calma vigile, all’ascolto.

Durante una delle ultime lezionei di yoga, i miei compagni di viaggio hanno sperimentato l’immobilità per alcuni minuti ed è stata un’esperienza molto interessante: è risultato evidente il loro percorso di questi mesi perchè sono riusciti, senza troppa difficoltà, a vincere la naturale opposizione della nostra mente che ci spinge a muoverci.

Si rimane immobili, ma nella realtà il nostro respiro, i micromovimenti nel nostro corpo, dal sangue che circola, agli organi vitali, al cuore che pulsa: tutto  ci fa fluire nella vita e questa clma forzata, ci rende coscienti di quello che siamo realmente.

“Tutto scorre e niente rimane immobile.”

Eraclito, cit. in Platone, Cratilo, IV sec. a.e.c.

Prova anche tu a sperimentare l’immobilità :

  • Assumi una posizione confortevole che potrai mantenere per una serie di minuti senza modificarla. Potrai metterti a gambe incrociate, seduto , a gambe piegate o allungate.  Non conta realmente come se non il fatto che la colonna vertebrale si in posizione eretta.
  • Scegli un luogo silenzioso e tranquillo dove nessuno possa disturbarti.
  • Vesti indumenti comodi, preferibilmente larghi e caldi.
  • Posizione eretta con la  colonna vertebrale allungata.
  • Mantieni la testa allineata alla colonna vertebrale per favorire il flusso del respiro.
  • Dai riposo agli occhi socchiudendoli o abbassando le palpebre.

Ora che ti sei preparato, stabilisci quando partire e assumi una posizione completamente immobile ascoltando semplicemente il flusso del tuo respiro regolare che entra ed esce dalle narici.
Prova a vincere il desiderio di muoverti, di grattarti, di tossire, di deglutire…
Inizia con pochi minuti e poi aumenta pian piano:
sarà una esperienza nuova!

Buon viaggio!

cervello immobilità

Fortificare il corpo prolungando la fase di espirazione

Abbiamo parlato qualche giorno fa, in questo articolo, dell’importanza di acquisire consapevolezza del nostro respiro.

Vi propongo di seguito un esercizio che abbiamo usato la settimana scorsa durante la pratica a Montorso.

esercizi respirazione

Solitamente ad ogni lezione, invito i partecipanti a portare l’attenzione su un argomento specifico così da prenderne coscienza e conservarlo anche dopo quando si rientra nella vita quotidiana.
La settimana scorsa il focus era il prolungamento della fase di ESPIRO:  ci siamo focalizzati sull’ESPIRO AMPLIATO,  in ogni asana eseguita durante la lezione.

Se volete provare per conto Vostro, di seguito il dettaglio:

Prendete una posizione comoda con la schiena diritta.
Percepite il ritmo spontaneo del vostro respiro, senza forzarlo.

Portate l’attenzione alle due fasi, quella dell’inspiro con l’aria che entra e quella dell’espiro con l’aria che esce.

Ora, focalizzate l’attenzione sulla sola fase di ESPIRO: espirate in modo lento e continuo, prolungando l’espirazione almeno il doppio del tempo della fase di inspiro.

Lavorate sulla armonizzazione del flusso tra le due fasi nella consapevolezza della fase espiratoria prolungata.
Non forzate dunque la respirazione, anche se ampliate l’espiro, ma cercate un ritmo personale e naturale.

Rendete spontaneo questo rallentamento focalizzando la mente sull’espiro che svuota, prima la zona diaframmatica con una contrazione addominale, poi la parte mediana del torace e per ultimo la zona clavicolare.

Conservate questa nuova consapevolezza durante tutta la pratica delle Asana, focalizzandovi sull’espiro ampliato.

E’ un ESPIRO che si allunga, che crea spazio nel corpo, che estende, ammorbidisce, amplifica, risuona nel silenzio dentro di voi.

Arriverete a constatare la consapevolezza del respiro.

EFFETTI: il prolungamento dell’espiro fortifica il nostro corpo perchè consente di trattenere quelle sostanze ricostituenti che solitamente vengono espulse in modo veloce dal respiro spontaneo.

Essere padroni del proprio respiro aiuta nello stress

RESPIRO consapevole

C’è una connessione profonda tra stato mentale e respirazione:

  • Quando siamo impauriti, il fiato si fa veloce e superficiale.
  • Quando si prova sollievo in una situazione difficile, si fa un bel sospiro.
  • Tratteniamo il fiato nel dolore o nella fatica.
  • Quando siamo felici e tranquilli, anche il nostro respiro è regolare.

Se gli stati emotivi si riflettono sul nostro modo di respirare, modificando la nostra respirazione possiamo modificare anche le nostre emozioni.

Rilassando il respiro e il corpo, inevitabilmente si rilasserà anche la nostra mente.

Questo significa che lavorando sul prendere coscienza del nostro respiro, imparando a disciplinarlo, si riesce gradualmente  a superare situazione di stress o di ansia.

Gran parte delle persone “respira in modo superficiale” utilizzando solo una parte della propria capacità respiratoria e questo modo sbagliato di respirare, diventa abituale.

In genere, respirando, si utilizza soltanto il torace impedendo all’aria di raggiungere la base dei nostri polmoni dove avviene lo scambio gassoso importante per ossigenare il nostro corpo e produrre energia.

Il respiro consapevole  è uno strumento potente nelle nostre mani.

Attraverso esercizi di Pranayama combinati con le asana, si può acquisire  maggiore consapevolezza della nostra funzione respiratoria per trovare serenità e più energia.